dos pesitos

Ogni volta che vai a mangiare, a prendere una birra, o magari all’internet point, fino alla camera d’albergo.. c’è sempre il boliviano di turno he cerca di spillarti più soldi del dovuto. A volte é solo un pesos boliviano (10 centesimi di euro) che non é niente.. ma é il modo, la sfacciataggine con la quale cercano di farci la cresta che all’inizio lascia sconcertati (magari anche un po’ incazzati) e poi ti fa cadere le braccia (le palle sono cadute prima) e ti fa ridere..

Tipo, all’internet point a Uyuni erano 1 bs ogni 15 minuti. Vado dalla tipa a pagare e mi dice che devo “far chiudere” il pc dalla tipa all’altra scrivania. Ok, mi sposto dall’altra tipa, le dico il numero della macchina e la tipa mi fa:

– 3 bolivianos.
– ma ci sono stato mezz’ora!
– no, guarda.. (sul display mi indica i miei 30 minuti ..e 10 secondi!)
– no dai, 3 bolivianos no.. facciamo 4 (rido e glieli lascio mentre lei mi guarda un po’ stranita)

Certo all’altro internet point era stato un po’ meno divertente. Sempre ad Uyuni (il paese delle fregature) masterizzo su un mio cd per 8 bs le foto dalla macchinetta digitale. Il mio cd (verbatim) me lo brucia e rimasterizzo con un cd (Princo) del negozio per 10 bs. Poi per pagare il tipo mi fa:

– 18 bolivianos
– No, dai, il primo cd me lo ha bruciato, che pago il cd bruciato?!
– se te lo masterizzavo io no, ma per me hai sbagliato tu e mi dai 18.
– Non é corretto! Meh, dammi il resto, spicciati..

(Gli do 20 bolivianos incazzato e lui mi sbatte i 2 di resto sul tavolo. Tutti gli altri turisti smettono di digitare e mi guardano)

– ..no dai, tieniteli i 2 bolivianos, si vede che c’hai bisogno di soldi..

(Il tipo s’incazza ancora di più e mi caccia dall’internet point)

Ieri Marion compra 3 banane, poi dopo un passo si riferma perché ha visto dei mandarini che le piacciono e ne chiede un po’. La tipa poi fa il conto contando di nuovo le banane che ha comprato un attimo prima e marion, che quando si arrabbia non si controlla e diventa dislessica, in un misto tra portoghese e spagnolo (con accento francese) le grida che glieli ha giá dati. Lascia i mandarini e se ne va con le banane.
Giriamo l’angolo. Si blocca e ci fa (a me e Andrea): – ragazzi,.. ma io le banane gliele avevo pagate, si? -. no comment.

Certo è che potrei raccontarne altre, dal baretto di Uyuni (sempre lei!) all’ostello di Copacabana (quella Boliviana, non Brasiliana!), o al mercato della frutta.. senza parlare dei costanti resti sbagliati (sempre a perderci noi) o i conti gonfiati dei Ristoranti.
Per fortuna la Bolivia é mooooolto economica e quando vedo che cercano di spillarti più del dovuto (sotto al naso, hanno la faccia come il culo) mi posso permettere il lusso di riderci su.

un pranzo con pesce (trota del Titicaca), zuppa, contorno e bibita, 2 euro scarsi.
una notte in albergo qui al nord della Bolivia sono arrivato a pagarla 1 euro e mezzo!

Oggi scrivo dal Perù, dove stiamo noi non ci sono bancomat e Puno, poco dopo il confine, é il posto più vicino per prelevare. questo significa altri 4 timbri (uscita e ingresso da Bolivia e Perù).. ho così tanti timbri sul passaporto che sembra che la polizia stava cercando di ucciderci sopra un insetto col timbro.

PAROLA DEL GIORNO: sf fronteira (frontiera, confine)

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