zzzz

La libertà, oltre che autonomia è anche prassi o attività perenne: l’ozio è il peccato più grande. Il rifiuto di agire, la fiacchezza, l’apatia intellettuale, il fatalismo, rappresentano l’annullamento della libertà che è esercizio perenne di autodeterminazione al bene. La libertà impone all’uomo di non fermarsi mai alla natura che è. La libertà è divenire assoluto.

Giovanni Chimirri

Saranno passate due ore da quando ho messo su le scarpe, obiettivo: uscire. Sono ancora a casa.
È domenica pomeriggio, fuori un grado sopra o sotto lo zero e una pioggierellina tipo acqua nebulizzata, che si ghiaccia appena sul marciapiede. Si, un grado sotto lo zero, a questo punto direi anche qualcosa di meno, ma ad una certa non ha più importanza.
Solo ieri ho pulito il cesso per illudermi di avere troppo da fare per uscire.
C’è l’imbarazzo della scelta a voler fare davvero qualcosa, il mio yin me lo impedisce. Sono scarico e ho bisogno di ricaricarmi. Non ho scelta, solo imbarazzo.

mangiare e nutrirsi

Non si pranza, non si cena: ci si nutre in questa città. Il tavolo con gli sgabelli accostato alla vetrina per adesso lo si vede poco in Italia, e per una volta si può dire che è un bene che siamo arretrati. Ma che tristezza quelli che, usciti dal lavoro, cenano con un misero panino al mcdonald da soli, con gli auricolari, o che stronzeggiano con il cellulare e poi s’addormentano da seduti, a braccia conserte sul vassoio; i ciccioni con le chiappe di fuori che s’ingozzano di patatine inzuppate di salsa barbecue o i genitori che ci vengono coi figli e gli dicono “fai il bravo e mangia il tuo mac-pollo” di ‘sto cazzo.
Ha senso guadagnare 2-3000£ al mese se poi il tuo pranzo è uno stronzo di panino solitario mentre guardi la gente che cammina per strada?

Ieri aspettavo un’amica vicino l’uscita della metro in centro, ogni tanto passavano dei barboni che controllavano le confezioni dei fast-food buttate per terra agli angoli dei palazzi, o i bicchieri di carta appoggiati agli scalini. Speravano in avanzi di patatine, o un sorso di coca-cola annacquato dal ghiaccio.
Ma sì dai, io vengo dalla PUGLIA, sicuramente non la vedo nella prospettiva giusta, sono ancora troppo italiano e troppo poco internescional, ma forse tutto questo è un bene: è meglio che me le scriva certe cose prima che l’abitudine le renda invisibili.
Anche nei posti più scassati al mondo sanno che il pasto è sacro, cadesse il cielo si mangia insieme, il lavoro si ferma (perché il lavoro serve a mangiare), si fanno accomodare gli ospiti… e d’un tratto mi ricordo di quando ero sull’autobus per Shiraz in Iran, e tutti gli altri passeggeri tirarono fuori roba da mangiare e se la offrirono a vicenda, la offrirono anche a me che non avevo niente da dare in cambio e a malapena sapevo come dire “grazie”.

Se cercassi QUI di offrire una mela a qualcuno come minimo penserebbe che è avvelenata.

FRASE DEL GIORNO: do you eat in or take away? (mangia qui, o porta via?)

piccole scoperte a Londra

Allora, quasi tutte le case hanno un nome (Casa Wigram, Casa Kiberly ecc.), non c’è il bidet, ma c’è il battiscopa (evidentemente è più importante tenere pulito il muro che il c..
La bevanda in tazza media dello starbucks si chiama Grande… e la grande si chiama Venti (boooh)
Rischio di morire ad ogni incrocio perché non riesco ancora a guardare la strada dal lato giusto (o sbagliato, insomma…), distrattamente sembra che le auto non abbiano conducente (pauraa), a volte prendi un autobus e questo a metà percorso termina la corsa, perché così ha deciso il conducente (una corsa costa da 1,3 a 2€).
Fare uno squillo si dice « to give a missed call », beer (birra) si legge “biir”, Bear (orso) “beer” (dicevo una cosa circa gli orsi nella foresta ad un amico e lui mi ha guardato strano chiedendo: « uh? birre? ..nella foresta? » )

Allora, quasi tutte le case hanno un nome (Casa Wigram, Casa Kiberly ecc.), non c’è il bidet, ma c’è il battiscopa (evidentemente è più importante tenere pulito il muro che il c..
La bevanda in tazza media dello Starbucks si chiama “Grande”… e la grande si chiama “Venti” (boooh)
Rischio di morire ad ogni incrocio perché non riesco ancora a guardare la strada dal lato giusto (o sbagliato, insomma…), poi, se in macchina c’è solo il tizio al volante, distrattamente sembra che le auto non abbiano conducente (pauraa).
Beer (birra) si legge “biir”, bear (orso) “beer” (dicevo una cosa circa gli orsi nella foresta ad un amico e lui mi ha guardato strano dicendo: « birre? » )

FRASE DEL GIORNO: to give a missed call (fare uno squillo)

Lontano

La merda del gatto è sulla moquette, almeno.. lo era poco prima che arrivassimo, ora ne è rimasto solo l’odore. Ma il gatto serve a tenere lontani i topi, quindi se lo devono tenere per forza. Mi sembra non fare una piega. Si occupasse anche dei ragni almeno, dato che ogni tanto se ne trovano di quelli pesanti con il culo grosso in giro per casa, ma mentre ne schiaccio uno vengo rimproverato che i ragni tengono lontane mosche e zanzare e allora…
Tutto e marchio, sporco e rugginoso, l’odore di sigaretta è nei muri, nei polmoni, nella moquette. Ma serve a tenere lontana la puzza della merda del gatto.

La doccia ha le tende con la muffa, ma è pur sempre un antibiotico naturale, rendendolo quindi il posto più pulito della casa. Mi lavo evitando di toccare qualsiasi cosa e mi costringo ad appendere l’asciugamano insieme agli altri. La zona 1 di Londra dista anni luce e Domani è un giorno lontano lontano…

P.S. Il mio letto ha le lenzuola pulite, miracoli dell’ospitalità.

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PAROLA DEL GIORNO: adj Shittest  (il massimo della merdosità)