Oggi c’è il Kocherlball, festa tradizionale nel parco… lasciamo stare le foto, qui in Bavaria qualsiasi festa prevede birra e würstel, conditi con fisarmonica e ottoni. Punto.
Qui tutto è fatto con lo stampino, tutto come la tradizione vuole che sia. Si va in giro vestiti tipo capo scout sfigato, pantaloncini di pelle, bretelle e a volte anche cappellini più o meno assurdi tipo alpino (tutta roba che compri in negozi ad hoc), non è una carnevalata, è una cosa seria! Il sabato giovani e vecchi passeggiano in centro in abiti tipici, con orgoglio. Si salutano, si riconoscono… si annusano.
La tristezza (nonché gran rottura di maroni) di origini scialbe; certo, tutti abbiamo bisogno di appagare il nostro bisogno di appartenenza, di identità, ma, intendiamoci, sei bavarese se tipo hai il cappellino con la scopetta o le bretelle del nonno di Heidi, tutto qui. Insomma, la tradizione fine a se stessa. Tutte le tradizioni possono esserlo, e lo sono in parte, ma qui la superficialità è troppo evidente e, diciamocelo, senza troppo gusto.
Comunque sia, dicevo che la festa di oggi è come tutte le altre, l’unica differenza è che adesso sono le 5 del mattino (e siamo qui da un’oretta) tutti hanno un candeliere al tavolo …e l’ombrello aperto da seduti per la pioggia. Ah, la mia colazione: pinta di birra con weißwurst (würstel bianco) in salsa di senape e breze (pretzel).
Sto per vomitare.
PAROLA DEL GIORNO: pfand (vuoto a rendere)