Sai cos’è un piumino? – Tyrel Durden

DSC01289 Quando ero a Rio era praticamente impossibile per me scriverci sopra un post, quello che mi piaceva della città non era sintetizzabile con parole, tanto meno con alcuni scatti. Mi piaceva, come piace il mare.

A pensarci su credo che nemmeno mi interessi,.. quando vengono descritte certe cose, proprio quel momento queste perdono il loro fascino, la loro magia, nude come sono.
Quando si parla di Rio e del Brasile, si fa spesso uso della parola “sincretismo”, ma non mi sembra l’aggettivo corretto, semmai ce ne fosse uno. Sincretismo implica un tentativo di conciliazione che non è nemmeno preso in considerazione in Brasile: lì le cose sono come sono e nessuno si preoccupa molto della loro conciliabilità o meno. Coesistono, semplicemente, e tentare di “conciliare” è un’inutile gioco intellettuale figlio dell’ordine.

Adesso capisco perché mi ero sentito così male quando subito dopo essere tornato dal Brasile ero andato sul Garda a trovare mia sorella, vicino peschiera. Era tutto così straordinariamente in ordine, anche gli alberi, piantati in bella fila accanto le strade, avrebbero ordinato anche le foglie se fosse stato possibile. Che tristezza.
La nostra cultura è basata sull’ordine, di seguito la nostra concezione della realtà. Abbiamo la convinzione che senza l’ordine, il nostro, le cose siano sbagliate, probabilmente solo perché non controllabili. Ordine e caos sono aggettivi che noi affibbiamo alle cose, se ci facessimo fatti nostri le cose tornerebbero ad essere come sono, senza fronzoli linguistici o etichettature.

In fondo tutto è in ordine, solo che tutto lo è a modo suo.

panorama

PAROLA DEL GIORNO (pt-br): Bagunça (casino, caos)

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