la Saudade

Zucchero. Il dolce è il gusto che per primo piace ai bambini, quando sono abbastanza grandi da riuscire a formulare coscientemente una preferenza; gli altri gusti vengono dopo. Salato, piccante, amaro.. c’è un momento in cui siamo intellettualmente (potenzialmente?) pronti a nuovi sapori.
Anche per le parole è così. Da bambino classificavo tutte le cose come “bello” e “brutto”, tutti gli altri aggettivi sono venuti dopo, quando io ero pronto a percepirli, quando “bello” e “brutto” non mi bastavano più.

Nel dizionario portoghese c’è una parola intraducibile: Saudade. Come per le altre cose, devi passarle accanto nel momento giusto, quando sei pronto per percepirla, assaporarla. Da noi, in italiano intendo, è possibile farla equivalere al pessimismo cosmico Leopardiano, ma sono troppe parole.. non si può tradurre una parola in una frase, è un inganno, una toppa linguistica per non ammettere che la nostra cultura non è pronta a quella parola tanto usata nella poesia come nella musica lusofona.

La saudade è paragonare la ricerca della felicità all’affanno del disgraziato cane intento a rincorrersi la coda. È accorgersi di essere stati felici solo quando tutto è ormai finito.. è un’ironia lunga un’intera vita.

Cala Goloritze

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La cena sarda a base di porceddu consiste in una specie di lasagna di pelle croccante, un centimetro di puro grasso e carne morbidissima di un maialino che si è nutrito solo di latte, con una bella pinta di icnusa gelida per far scendere il tutto. Un facoltativo filoferru a fine pasto per sgrassare l’esofago.
Non è proprio l’alimentazione migliore per prepararsi alla scarpinata per cala goloritze, due ore nei tipici sentieri sardi per le spiaggie: pietre da storta alla caviglia, radici di ginepro per inciampare e tanti, tanti graffi sulla pelle (già rossa di sole) per i cespugli. L’unica distrazione a questa tortura saranno gli splendidi paesaggi.. e il prurito delle numerose punture di zanzara.

Comunque sia, alle 4 del mattino il porceddu vendica la sua morte e risale prepotentemente il mio esofago: farò la scarpinata a digiuno!

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Il paesaggio nella gola per cala Goloritze è spettacolare, scorgiamo addirittura una capretta solitaria che scala una delle pendici.

Goloritze

La spiaggia si apre sul sentiero in modo scenografico, sembra l’abbiamo tracciato così per questo!

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Passiamo in acqua la metà del tempo, tuffi, immersioni, nuotiamo fin oltre l’arco a destra della spiaggia. Dall’altro lato ci sono montagne a picco sul mare mozzafiato.
Simone e Francesco Elastic hanno portato anche l’attrezzatura per arrampicare, e proprio dietro la spiaggia c’è una guglia (di sfondo alla seconda foto) alta una sessantina di metri almeno, già fornita di vie (così, giusto per esaurire le energie prima della scarpinata del ritorno). Nel frattempo il misero panino del pranzo è sparito nel mio stomaco e mi mangerei anche una capretta se la riuscissi a catturare (BBEEEEEH BBEEEEHH!!)

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Arriva anche la pioggia, non troppa, proprio mentre scalano, e decidiamo di tornare. Gran parte del sentiero è stretto da due colline ripide, che con la sferzata di pioggia creano un ambiente umidissimo. Ogni passo fatichiamo per due. Mentre torniamo mi giro e vedo Daniela stanca morta e Simone incazzato nero perché si deve portare tutta l’attrezzature da scalata da solo, mentre gocciola sudore. Dopo un’ora e mezza di sauna raggiungiamo la cima della gola, un 700 metri buoni di dislivello, e torniamo a respirare. Siamo al livello delle nuvole!!

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La spiaggia di Goloritze è al centro.. in fondo

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l’informazione on line

Spesso si associa la parola internet alla parola democrazia, e ancora, si vede ogni tentativo di controllare la rete come  una prova del fatto che è uno strumento potente.
Ricordo ancora l’anno scorso quando digitando su google.it la parola “beppe” non usciva come suggerimento “grillo”, ma altri “beppe” di cui non avevo mai sentito parlare (mentre google.com lo riportava come primo suggerimento).

 
ggg

 
A prescindere dalle proprie opinioni e preferenze politiche, Beppe Grillo, in quando proprietario del primo blog in lingua italiana al mondo (nonché tra i primi blog al mondo come numero di visite, nonostante sia scritto principalmente in italiano) debba comparire tra i suggerimenti per la chiave di ricerca, sopratutto quando non ci sono altri omonimi altrettanto conosciuti. Infatti, quando qualcuno se ne accorse e si sparse la notizia, Google corse ai ripari rimuovendo la censura.

Più in generale, se è vero che internet teoricamente da voce a tutti, è altrettanto vero che la maggior parte delle persone ha l’abitudine di informarsi sempre tramite uno o alcuni portali di news on line e quindi se Google (per chiudere l’esempio) decidesse di contrastare le diffusione di alcune notizie o personaggi l’utente abitudinario di Google ne verrà probabilmente colpito.

Ma andiamo al punto: stamattina leggo della condanna dell’avvocato Mills per essere stato corrotto per conto di  Silvio Berlusconi. Senza entrare nel merito della notizia, spero che chiunque converrà che una sentenza di corruzione di un primo ministro abbia rilevanza nazionale.

bene (anzi, male), ho dato un’occhiata a tutti i portali di news che mi venivano in mente e ho “fotografato” la situazione di oggi pomeriggio alle ore 16. Vediamo chi (eh già!) e come ha riportato la notizia.

 

(1) NON RIPORTANO LA NOTIZIA

della serie “chissenefrega?”

Exite News (Italia)
Il foglio
MSN italia (lo visualizzare sempre quando accedete su live messenger)
BBC europa
Herald Tribute
Times UK

 

(2) RIPORTANO LA NOTIZIA FUORI DALLA PORZIONE VISIBILE

Ovvero, una volta caricata la pagina principale del sito devo scorrere la pagina per vedere comparire la notizia.
(la linea rossa indica la porzione di schermo visibile, il riquardo rosso invece la notizia della condanna).


adnkronos
Riporta la notizia senza foto

adnkronos

corriere della sera
Riporta solo la foto di Mills
(è ovvio che con una foto di Berlusconi avrebbe attirato molta più l’attenzione)

corriere

TGcom
Anche TGcom con la foto di Mills.
L’articolo sempre fuori porzione visibile…

tgcom

libero (testata)

libero

El mundo

elmundo3

 

(3) CASI A PARTE (quando si comincia a scavare)

Google news italia
riporta la notizia in prima pagina, ma riprende l’articolo da il Giornale di silvio berlusconi (come dire.. chiedete a dei carcerati perché sono in galera e tutti vi diranno che sono innocenti)

googlenews1

Yahoo News Italia
La notizia della condanna (una linea!) ha meno rilevanza dell’articolo (in blu) con foto dal titolo “silvio, veronica e.. non solo noemi” (è proprio il caso di dire “yahoooo!”)

yahoo

Kataweb news
Kataweb è formidabile, il titolo è “berluconi: riferirò in parlamento”
(come se la notizia fosse che lui vada in parlamento,..  ehi! un po’ è anche vero!)

kataweb

 

(4) CHI RIPORTA LA NOTIZIA IN RILIEVO

Ansa
Il più oggettivo credo: titolo attinente ai fatti, foto dei due personaggi (mills e Mr.b) in prima pagina ben visibile

ansa

RAInews24

rainews24

Repubblica

repubblica

Virgilio
anche Virgilio, come Ansa, mostra entrambe le foto.

vigilio

El pais (Spagna)

elpais

 
A prescindere da come la pensiate fate sempre molta attenzione al modo in cui reperite le notizie. Cercatele su più portali!

É significativo vedere una frase scritta in un modo piuttosto che in un altro, l’uso di una certa foto (o la sua assenza), la dimensione e addirittura la posizione  dell’articolo rispetto agli altri (come il caso di yahoo che dedica al caso una riga e al gossip un riquadro con foto).

Internet non è democratico a prescindere, come per la carta stampata i grandi portali avranno sempre maggiore visibilità dei piccoli spazi (come questo post).

Cosa possiamo fare allora? Beh, io oggi intanto ho cambiato la pagina iniziale del mio browser.

 
PROVERBIO DEL GIORNO:

A verdade é como o aceite.. vem sempre a tona da água
(la verità  – è come l’aceto –  viene sempre a galla)

buongiorno

metroo

Buongiorno dei 99 Posse/Andy Hughes e la metro a Cadorna alle 8:30 del mattino. Mistura pericolosa, mischiare così non è buono…
Spintoni, qualche sfogo isterico in lombardo e tanti, tanti auricolari per non sentire, fingersi altrove. Facce stanche, depresse*, sfinite, voraci di vittime da mandare a’ffanculo, tanto per ricordarsi di essere a Milano, italì.

buongiorno,
è schiarat’a matina
e io só tre juorn ca nun dorm

sotto a chi tocca,
sotto a chi tocca!

Voglio essere gentile con tutti, lasciar passare per primi i più frettolosi, sorridere, dire « per favore » e « grazie », essere un neo di bontà in tutta questa rabbia che sa di masochismo isterico..  ma niente, troppe vibrazioni negative, troppi sguardi immotivatamente feroci, che si sostengono gli uni con gli altri in questo coro di odio (magari fossero solo due di minuti)

chi te l’ha ritto?
chi te l’ha ritto?
chi te l’ha comunicato
ca voglio essere salutato?

sotto a chi tocca,
sotto a chi tocca!
buongiorno, buon natale, buon lavoro

e va’ fà mmocca

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PAROLA DEL GIORNO: adj depressa (ancare velocemente, di fretta)

il Fiume e l’Europa

Sai cos’è un piumino? – Tyrel Durden

DSC01289 Quando ero a Rio era praticamente impossibile per me scriverci sopra un post, quello che mi piaceva della città non era sintetizzabile con parole, tanto meno con alcuni scatti. Mi piaceva, come piace il mare.

A pensarci su credo che nemmeno mi interessi,.. quando vengono descritte certe cose, proprio quel momento queste perdono il loro fascino, la loro magia, nude come sono.
Quando si parla di Rio e del Brasile, si fa spesso uso della parola “sincretismo”, ma non mi sembra l’aggettivo corretto, semmai ce ne fosse uno. Sincretismo implica un tentativo di conciliazione che non è nemmeno preso in considerazione in Brasile: lì le cose sono come sono e nessuno si preoccupa molto della loro conciliabilità o meno. Coesistono, semplicemente, e tentare di “conciliare” è un’inutile gioco intellettuale figlio dell’ordine.

Adesso capisco perché mi ero sentito così male quando subito dopo essere tornato dal Brasile ero andato sul Garda a trovare mia sorella, vicino peschiera. Era tutto così straordinariamente in ordine, anche gli alberi, piantati in bella fila accanto le strade, avrebbero ordinato anche le foglie se fosse stato possibile. Che tristezza.
La nostra cultura è basata sull’ordine, di seguito la nostra concezione della realtà. Abbiamo la convinzione che senza l’ordine, il nostro, le cose siano sbagliate, probabilmente solo perché non controllabili. Ordine e caos sono aggettivi che noi affibbiamo alle cose, se ci facessimo fatti nostri le cose tornerebbero ad essere come sono, senza fronzoli linguistici o etichettature.

In fondo tutto è in ordine, solo che tutto lo è a modo suo.

panorama

PAROLA DEL GIORNO (pt-br): Bagunça (casino, caos)

Mele e maracujá

È da un po’ che non scrivo sul blog, un bel po’ direi. Probabilmente è perché è stato un guazzabuglio di sensazioni ed emozioni in questo mese: il ritorno in Europa, tornare a casa, e poi andare a Lisbona, rivedere Shirin, o ancora scoprire che il mio dizionario brasiliano è da buttare perché tutte le parole sono a rischio (tipo che parole comuni brasiliane qui non significano assolutamente niente, o in alcuni casi cose oscene).

Nel breve giretto a san severo ho fatto un giro a baia Zaiana con Giovanni e Carmela, e mi ha fatto piacere rivederli, poter fare un giro come ai vecchi tempi (m senza l’AX di giovolo) e vedere che in fondo non si stava così male! Pranzo in spiaggia a base di cozze, tanto per combattere la saudade, e l’ultimo bagno dell’estate, tanto lamentato dai Giovanni e Carmela (io ero al mio 8° mese di estate, non capivo più di che diavolo parlassero ormai..).

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Ancora treni ..2 volte a Milano in una settimana, altri amici visti, tipo Michele e Alfonso a torre maggiore, Enzo, Martina e Lucia a Milano.. Lucia! che strano, dopo averla conosciuta a Rio de Janeiro, rivederla ..a Quarto Oggiaro!!

Un salto da mia sorella sul Garda e poi a Lisbona.. sapeste che strano rivedere la propria ragazza dopo 7 mesi ..sette. Mi veniva da stropicciarmi gli occhi, ma non era strano rivederla per me, era strano (bello) rivivere tutte le sensazioni che ruotano attorno a lei, ma non riuscirei a spiegarlo con esattezza.

Ora sono passate quasi 4 settimane da che sono arrivato qui, e ancora non mi sono ambientato.. la città e bella, e ci sono tante possibilità di girare, conoscere gente e vedere/fare cose interessanti, ma mi manca la spinta che avevo a Rio. Credo che non si possano fare due esperienze di questo tipo una di seguito all’altra, mi ero dedicato completamente alla prima e ora ripetere tutto daccapo mi riesce difficile, anche perché il mio stimolo non veniva dal desiderio dell’esperienza in se, ma da una risposta che cercavo ..e che ho trovato.

Chiacchierando con una coppia olandese, ormai un mese e mezzo fa, in Mato Grosso, dicevo che ci vuole un motivo per viaggiare, viaggiare senza domande è impossibile, una forzatura insensata. La domanda non deve per forza essere formulabile a parole, può essere uno stimolo, un’intuizione o che altro ..ma ci deve essere

Parlerò di Lisbona più avanti, ho dei ritmi differenti qui.. mannaggia!

P.S. Ora la “esperienza” la sta facendo Lucrezia (La Lu’ per gli amici) che per la felicità della vecchia casa famiglia si è aperta un blog.

 
FRAINTENDIMENTO DEL GIORNO: sf boleia (un passaggio in automobile, uno “strappo”. in brasiliano si dice carona)