Scrivi da ubriaco, correggi da sobrio

La chimica è l’arte di separare, pesare e distinguere: sono tre esercizi utili anche a chi si accinge a descrivere fatti o a dare corpo alla propria fantasia.

 

Primo Levi (L‘altrui mestiere, 1985)

C’era qualcosa che volevo scrivere, ma non la ricordo più, l’ho persa. Dicono che quando accade è perché si stava per dire una bugia, come se la mente operasse una sua forma di rifiuto contro una cattiva abitudine.

La voglia di scrivere, l’ispirazione, mi coglie sempre nei momenti più imprevisti ed inopportuni, come un’erezione in un ascensore affollato. Allora ho l’istinto di prendere il telefono e scrivere per ore. Scrivo nei club, nei bagni dei bar, insomma in tutti i posti dove vado ad ubriacarmi. Il nesso è ovvio, ma sono troppo sobrio adesso per trovare le parole giuste per spiegarmi.