Sissignore, Grand Canyon! Come diceva Bukoswki « grande… e quando dico grande so quello che dico », cioè… lui diceva ‘grosso’, ma va bene lo stesso, dicevo…
Ci siamo divisi come al solito in 3, 4 gruppetti, di cui uno di 6 esploratori suicidi che hanno deciso di arrivare fino in fondo, dove scorre il Colorado. Io ho ancora la borsite al ginocchio che mi fa camminare come uno scemo, altrimenti sarei sceso con loro, ma andiamo per gradi: il grand canyon scende a picco per 2 (due) chilometri, per 15 chilometri di percorso prima avvolti dal freddo (c’è la neve) poi sotto il sole cocente, la differenza di temperatura supera tranquillamente i 15°C. bisogna portarsi cibo, vestiti, acqua ed il necessario per la notte. Il giorno dopo bisogna rifarsi i 15 chilometri in salita e i due chilometri di elevazione stancano (se pensate che esagero nel dire che è tosto leggete la storia di Margaret Bradley, una maratoneta di 24 anni morta disidratata nel canyon).
Cmq sia, incontriamo un ranger che ci dice cose del tipo che c’è gente che e si fa da sponda a sponda il canyon e ritorno (43 miglia), insomma: impossibile is nothing, ma stit’v attent!

Il primo giorno facciamo un percorso lungo la cresta sud del Canyon, interessante, ma alla lunga un po’ noiosa (il paesaggio è sempre lo stesso). Metto la fotocamera su un albero e imposto l’autoscatto per la classica foto mentre si salta,  ma a quanto pare non siamo stati proprio sincronizzati, la foto l’abbiamo riscattata, ma ho la gif animata più figa del mondo adesso!

Il secondo giorno prendiamo un sentiero che scende nel canyon, 9 miglia (15km) tra andata e ritorno ed è l’unico modo per apprezzare la dimensione del Canyon, che è davvero gigante. Ci sono vari strati: rocce rosse, gialle, viola, strati verdi di vegetazione, e in fondo al percorso il crepaccio dove scorre il Colorado. Per quasi tutta la discesa c’è sempre almeno uno scoiattolo ciccione che ci segue per farsi dare un po’ di cibo, non hanno paura dell’uomo, non gliene frega niente, se non stai attento ti entrano nello zaino.

I 7 chilometri dell’andata non erano niente, sono volati, una volta arrivati alla Base sul fondo ci giriamo per tornare indietro, non so gli altri ma io ho visto il percorso e ho pensato, e probabilmente sibilato, « oh… cazzo » (pardon).

Camminiamo sotto al sole per un’ora buona e non ce la facciamo, per fortuna arrivano le nuvole che oltre a riparaci dal sole ci regalano un paesaggio spettacolare sullo sfondo. Nessuna foto può far capire quanto è grande questo Canyon, dopo 7 ore siamo al punto di partenza, stremati, e abbiamo fatto forse un quarto del percorso completo.

PAROLA DEL GIORNO: rim (bordo, sponda, cresta)

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