ich bin zu der erkenntnis gekommen

In quel Dicembre a Berlino, nella tua casa di Köpernickerstrasse io volevo tutto. Ma era tutto, o solo qualcosa, o forse niente?

Io volevo tutto, ma mi sono sempre dovuto accontentare di qualcosa.

M.M.

da dove comincio? dall’ultima cotta? dalla vitamina D che ha sostituito il Sole? da mia nonna che, poveretta, le hanno appena diagnosticato l’Alzheimer? mah, niente di tutto questo, l’unica cosa che mi rode è che nonostante tutto ancora fatico a tenermi seduto a scrivere, a renderla un’abitudine come Anne Lamott ripete tutto il tempo.
L’attitudine prima di tutto, confidenza ed esecuzione. Se quel qualcosa c’è da coltivare (lo “it” di Kerouac), il resto viene da se.

Scusate l’ermetismo, nemmeno io ci capisco più molto, ma mi sembra una buona cosa. Ho imparato a diffidare della coerenza.

 
FRASE DEL GIORNO (de): ich bin zu der erkenntnis gekommen… (“sono arrivato alla conclusione…”)

Yes

There is this guy,

he always says yes.

I call him by name…

« yes »

I ask him the time…

« yes »

and so on.

« yes »

what?

« If you work too much you’ll get used to it. »

Nice joke…

« It is not a joke »

« yes »

« It’s my life »

« yes. »

 

SENTENCE OF THE DAY (de): Viele Köche verderben den Brei (lit. “too many cooks spoil the broth” …if too many people participate in a task, the task will not be done very well)

feel today

I smoked [cigarettes] in those days because, like everyone else in the world who smokes, I wanted to die at least as much as I wanted to live.

— Gregory D. Roberts (Shantaram, 2004)

There is a poster in the living room. The lady subletting me the flat has put it on the wall, together with a portrait of Osho, a dreamcatcher and a multitude of abstract so-called artistic paintings.

I just cooked a couple of eggs in an iron pan, which gets rusty after every time I used it. Teflon would be better, but teflon wouldn’t fit the environment, not the huge plant on top of my bed (which makes me sick every night), not the spiritual quotes written on Post-its and sticked on the walls. Not Osho.

Forget it. I sit on the big table to eat my breakfast and I stare at the poster. A text on top of a faded picture of the desert asks

           How do you
           feel today?

Osho likes that. Only the present counts, he says, the past exists just in ones mind, but my hangover would not agree with him.

           How do you
           feel today?

Wine, beers, tequila and god knows what else. I feel like shit, thank you poster.
And what kind of question is that? It’s so naive, so passive-aggressive. I wouldn’t loose my time staring at a damn poster if I were busy having fun.

I eat my eggs. They taste good.
Hopefully they are heavy enough to help me recover faster.

           How do you
           feel today?

Today just started, how would I know it, poster? Why don’t you ask me the real question? ‘cause yours is missing a line

           How do you
           want to
           feel today?

I taste again the breakfast on my lips, catch a deep breath of the fresh air coming out of the open window.

Poster, I want to feel great today.

 
SENTENCE OF THE DAY (de): ins Fettnäpfchen treten (to make a fool of oneself, gaffe)

Vivere a Monaco

Monaco è una città provinciale, ottusa e bigotta. Fatte poche inspiegabili eccezioni, questa è l’opinione più condivisa dagli espatriati che, per un motivo o per un altro, sono finiti a viverci.
Gli anni si misurano in Wiesn (il modo in cui i Bavaresi chiamano l’Oktoberfest), il festival noto per essere un incubo ricorrente che si ripete identico ad ogni edizione, dando così l’inquietante impressione che qualche maledizione abbia fermato il tempo nel momento più brutto.
L’anno viene inaugurato a marzo dalla Starkbierfest (sagra della birra forte), seguito dalla Frühlingsfest in Aprile (sagra di primavera) fino al famoso Oktoberfest, o Wiesn (tradotto in dialetto bavarese).

In men che non si dica diventerai un alcolizzato.

wasserwage

Sei appena arrivato in città. Non conosci nessuno, non sai come muoverti, né tantomeno pronunciare quelle strane vöcäli con i puntini in cima. Incroci gente di tutte le età che indossano dubbi pantaloni in pelle o vestiti dell’ottocento.

Sei confuso.

La cosa migliore da fare è crearti al più preso un giro di amicizie e scoprire cosa la città ha da offrire, ma prima di tutto questo hai bisogno di trovare una sistemazione.

TROVARE CASA

Indovina un po’? È un incubo! yeee! Non solo per una sistemazione in condivisione (WG, acronimo per Wohngemeinschaft), ma anche per un appartamento intero (probabilmente un Einzimmerwohnung – un monolocale).
Spesso gli annunci sono on-line solo per poche ore, perché inondati di messaggi. Il mio consiglio è di controllare più volte al giorno: mattino, mezzogiorno, metà pomeriggio, sera… insomma, controlla sempre, perché l’offerta è limitata e la concorrenza è agguerrita.

Questi sono i siti di annunci più popolari:

www.wg-gesucht.de
www.studenten-wg.de
www.toytowngermany.com

A cui si aggiungono innumerevoli gruppi su facebook.

Alcuni annunci fanno riferimento ai cosiddetti Zweck-WG; significa che la condivisione si limita a cucina e bagno, ma nessuno è realmente interessato a socializzare. A meno che tu non sia un sociopatico (dai tempo al tempo), cerca gli annunci ‘Kein Zweck-WG‘.

Gli affitti sono Warm (caldi) o Kalt (freddi); significa che il prezzo rispettivamente include o no le utenze (elettricità, acqua, riscaldamento e a volte internet).

Appena trovata casa hai bisogno di dichiarare il domicilio al KVR (la procedura si chiama Anmeldung). Questa è una cosa facile, veloce, ma soprattutto necessaria per tutta una serie di motivi, dalle tasse ai servizi. Presto riceverai una lettera per il pagamento del Rundfunkbeitrag (Canone TV). La tassa viene pagata per immobile:  se vivi in un appartamento in condivisione probabilmente la tassa sta già venendo pagata da qualcun altro. Alla meglio potrai essere esonerato dal pagamento, o dividere la spesa (circa € 18 al mese) in base al numero di coinquilini.

Ti verranno chiesti fino a tre mesi di cauzione. Appena prendi possesso della stanza/casa segnala tutti i danni che trovi, altrimenti alla fine li pagherai tu. Sii pignolo fino all’imbarazzo, dico sul serio. Al termine del contratto di locazione il padrone di casa potrebbe chiederti di ritinteggiare la stanza. Per evitare problemi controlla nel contratto di locazione che non ci siano riferimenti al Schönheitsreparaturen, altrimenti Toom Baumarkt vende tutto quello che ti serve per trasformarti in un imbianchino provetto.

Se cerchi un appartamento o monolocale, l’e-mail è decisamente meglio scriverla in tedesco. Preparati a metterti in fila con altre cinquanta persone per visitare l’appartamento e porta con te questi documenti: Arbeitsbescheinigung (che attesta l’appartenenza all’organico dell’azienda, la qualifica e il reddito lordo annuo); Mieterselbstauskunft (il questionario fornito dal locatore, debitamente compilato) e lo SCHUFA Bonitätscheck (documento che attesta la ‘bontà’ della situazione bancaria – insomma che non siete debitori insolventi). Puoi ottenere questo documento immediatamente pagando € 30 (eh già!) oppure richiederlo gratis per un massimo di tre volte l’anno a questa pagina. I tempi per riceverlo arrivano anche ad un mese, quindi richiedilo al più presto.

A partire dal 2015, per legge, le agenzie immobiliari riscuotono la commissione solo dai proprietari di casa.
In bocca al lupo ed attento agli scammer.

VITA NOTTURNA

Pre-serata: Il Kafe Kosmos serve i Cocktails più sperimentali e a buon prezzo, ha due piani e la sera si riempie fino a scoppiare. Il Favorit Bar la ha musica più alternativa; il Corleone misura qualcosa come quindici metri quadri (vacci sul presto) ma ha la musica migliore, spesso supportata da video installazioni. Il Substanz è un disco-bar, nonché il più movimentato della lista. Questi sono posti più alla mano, nonché frequentati anche dai locali (quelli che tendenzialmente si salvano).
Non sono un fan del Provisorium, ma mi sembra di doverlo citare comunque, così il Lola.

I posti più dandy dove mi hanno lasciato entrare sono il Goldene Bar, nel retro del museo Haus der Kunst e il Flushing Meadow.

La musica dal vivo è piuttosto rara da trovare. Il Milla organizza le serate più indie. Segue l’Import-Export, il Südstadt e se siete in vena di un bar in stile casa occupata, il Kafe Marat con le sue serate punkabbestia è proprio di fronte. Dall’altra parte dell’universo, il Jazzclub Unterfahrt è ovviamente il posto per gli amanti del jazz raffinato.

Per i concerti veri e propri controlla il Muffatwerk. Sono mai stato allo Strom, ma pare sia abbastanza gettonato.

Se proprio non c’è niente vai al Kennedy a sentire un po’ di classici del rock, o improvvisarti cantante al loro karaoke. Stesso discorso vale per il Ned Kelly’s bar. Il karaoke più alla mano è decisamente quello dello Shamrock.

Se sei patito per la musica elettronica il Charlie è quello che di meglio Monaco ha da offrire (durante la settimana è un ristorante Vietnamita e al Sabato apre il club). Seguono l’Harry Klein; il Rote Sonne, che anni fa ha ospitato il primo Boiler Room a Monaco (anche se poi ha perso molti colpi, alzando di molto il prezzo d’ingresso e lasciando entrare una folla indefinita di gente) e l’MMA.
Afterhour al Milchundbar.

Lascia stare il P1 (discoteca in stile anni ’90) e a meno che non hai vent’anni eviterei anche il Theaterfabrik.

COSE DA FARE

Nel corso di tre anni di vita a Monaco e dopo un’iniziale crisi depressiva fatta di termometri a -15°C e facce di legno, mi sono deciso a scovare quello che la città ha da offrire… e sì, c’è molto da fare!

Un buon modo per familiarizzare con la città (e magari fare nuove amicizie) è partecipare alla Blade night. Da maggio a Settembre, ogni Lunedì sera la AOK chiude al traffico intere strade e viali per pattinare! L’evento è aperto a tutti e partecipano sia i pattinatori più incalliti, che quelli alle prime armi, fino ai genitori con bambini. Ci sono addetti lungo tutto il percorso, inclusa un’ambulanza. Chi non ha pattini a disposizione, può noleggiarli gratuitamente allo stand al centro della piazza dove si tiene l’evento (bisogna lasciare un documento di identità). Non ci sono molti pattini a disposizione, è necessario essere in fila già alle 6:30-7 pm per garantirsene un paio della giusta taglia. Si parte alle 9 pm.

Ho conosciuto buoni amici tramite gli eventi Couch Surfing e meetup; i migliori, ai corsi di tedesco… insomma, trova una scusa per uscire di casa e dire ciao.

Nelle calde giornate di sole estive organizza una grigliata sull’Isar, fai il bagno nel fiume (magari sotto una delle piccole dighe) e fatti trascinare dall’Icebach lungo l’Englischer Garten. Ho dedicato un post proprio a questo. Una delle cose più belle da fare in città, un parco acquatico naturale.
In queste giornate calde e di Sole uno dei miei posti preferiti è la Zellstraßer Strand. Se preferisci il Reichenbachbrücke questo chiosco è praticamente un’istituzione di Monaco.

CULTURA

Gran parte dei musei di Monaco sono gratis al domenica e vale decisamente la pena di visitarli. Il Gasteig inoltre ospita una buona varietà di esposizioni ed eventi culturali di tutti i tipi.
Esplora zone come Schwabing, Haidhausen (le vie attorno Üblacker-Häusl) e il centro storico.

Monaco ha una buona scena cinematografica, con eventi annuali.

CUCINA

Il miglior ristorante di cucina bavarese è il Wirtshaus in der Au. Lo Schnitzel (cotoletta) più grande che abbia mai visto servire è allo Schelling-Salon.

L’hambuger più buono lo fanno al Burger House (anche se qualcuno potrebbe obiettare con lo Schnelle Liebe). Comunque sia, Monaco non è la città migliore per gli amanti del burger.

Per gli amanti della pizza c’è Pizzesco.

Di Rosa2 bar e 4 tavoli servono l’aperitivo in stile milanese (decisamente in scala ovviamente).

Scorrendo i menù alla pagina delle bibite troverete cose così:

Radler (Birra & limonata)
Spezi (cola & aranciata)
Russen (birra weiß & Limonata, buona d’estate)
Cola Weizen (birra weiß e cola)
Diesel / niger (birra & cola)
Chai Presso (chai latte mit espresso) – trovato qui.

CAFFÈ

Il Loretta bar per iniziare in stile. Più frequentato è il Trachtenvogl. Nelle vicinanze di questo c’è il mio preferito, un caffè molto alternativo con un paio di tavolini all’aperto, circondati da casse di frutta ed ortaggi. Ha senso andarci d’estate.
Al Café in Vorhoelzer Forum c’è una vista della città, probabilmente l’unico vero motivo per andarci.

Al Bar Centrale sarai catapultato nell’Italia degli anni d’oro del ciclismo.

Coffee, Espresso and Baristas è una via di mezzo tra un bar ed un negozio di caffè e caffettiere, a due passi dallo stravagante Muffins ‘n’ more e le loro torte al formaggio, mhh.

GIRI TURISTICI

Non c’ho voglia, lo scrivo un’altra volta.

Englischer Garten munich English garden Monaco di baviera bayern bavaria parco urbano park - Photo by Davide Valerio

FUORI MONACO

La relativa vicinanza alle Alpi rende posti magnifici come il Königsee o l’Eibsee alla portata di un’escursione di un giorno, ma puoi anche fermarti la notte a campeggiare.  Sono posti da non perdere.

Un altro posto degno di nota è il Partnachklamm.

eibsee zugspitze germany landscape lake lago germania alpi bavaresi baviera bavaria deutschland mountain nature panorama paesaggio natura hinking amazing bellissimo scenografico isole

MEZZI PUBBLICI

La compagnia di trasporti è la MVG. La tariffazione funziona è ad anelli (“Ring“). Più ti sposti dal centro (Ring 1), più sale il prezzo del biglietto. Quello singolo vale per 4 anelli (che formano la zona 1, praticamente tutta Monaco). All’inizio potresti confonderti tra “Ring” e “Zone“, fai un po’ d’attenzione: 4 Ring = 1 Zone. Qui ci sono le mappe.

La metro si chiama U-bahn. La S-bahn invece è una specie di metro ‘veloce’ (la “S” significa proprio questo: Schnell-bahn). Sono praticamente la stessa cosa, solo che la S-bahn copre un’area maggiore, raggiungendo la periferia e l’aeroporto Franz-Joseph-strauss. Il biglietto è lo stesso.

Raramente controllano ai tornelli; l’ho visto fare solo alla fermata Sendlinger Tor; piuttosto entrano in borghese in gruppi di tre e controllano tutti facendo attenzione anche alla scadenza del biglietto. Fatti il biglietto.

Se prendi un mezzo per poche fermate, ci sono i biglietti per brevi tragitti (Kurzestrecke) a metà prezzo rispetto quelli singoli.

Se visiti Monaco solo per un fine settimana, a meno che non ti interessa visitare lo stadio Allianz Arena, prendi l’abbonamento settimanale (€ 14,10); inspiegabilmente costa di meno che quello valido tre giorni (€ 15,50).

TELEFONO & INTERNET

Sei riuscito a prendere la metro (U-bahn) senza perderti, bravo! Adesso ti serve internet. Le compagnie principali sono T-mobile, TelekomVodafoneE-plus e O2. Altre compagnie online, come Blau o Congstar, si appoggiano alle reti di quelle principali, ma sono decisamente più economiche, perché non hanno negozi fisici. Qui c’è una lista.

La città ha internet gratuito un po’ dappertutto. Cerca KD+ Hotspot, Free 30 min wifi etc. Appena connesso, dovrai solo accettare le condizioni del servizio dal browser del cellulare, dopodiché sei on-line. Starbucks, SFCC e Coffe Bean hanno internet incluso nel servizio e a Marienplatz, la piazza principale, c’è l’Apple Store, per scroccargli un po’ di connessione.

ITALIANI A MONACO

Se qualcuno ti chiama Itaca o Spaghetti fresser (magia-spaghetti), sappi che ti stanno insultando. Dagli del Craut e abbandonali alla loro misera esistenza.

IMPARARE IL TEDESCO

Il tedesco è una lingua complessa, ma l’unico vero ostacolo è la tua determinazione. Fatti una buona base in una delle varie scuole in città e cerca uno o più partner di lingua per esercitarti.
La qualità del corso dipende molto dall’insegnate, non è necessario quindi iscriversi al Goethe Institut.
Se lavori di giorno, Klartext offre corsi serali due volte alla settimana ad un prezzo conveniente. Se sei fortunato avrai insegnati stimolanti e competenti come la signora Ute. Dai un’occhiata anche a Inlingua e VHS (Volkshochschule).

Quando ti senti pronto per conversare comincia dicendo ‘Bitte, ich habe es lieber wenn man mich korrigiert’ (per favore, preferisco essere corretto).

DIZIONARIO

Nulla è meglio del linguaggio informale (Umgangssprache) e dei modi di dire per capire il modo di pensare della gente del posto.
Frasi come Es ist Würst (letteralmente ‘è würstel’) per dire ‘bah, fa lo stesso’, sono delle perle di cultura popolare da restare sprachlos (senza parole). Eccone altre divertenti che ho annotato nel corso del tempo:

Es Kommen mit Spanisch vor (mi suona strano. Più o meno letteralmente ‘mi sembra Spagnolo’)
Das Geld kommt ihn zu den Hören aus – gli escono i soldi dalle orecchie (più comune: Er Stinkt vor Geld: puzza di soldi)
Gesicht fallieren (letteralmente ‘perdere la faccia’)
Ich bin nicht von gestern (non sono nato ieri)
Das ist weder Fisch noch Fleisch (non è né carne né pesce)
Hinter den kulissen (dietro le quinte)
Das Bauchgefühl hat immer recht (L’istinto -di pancia- ha sempre ragione)
Polnischer Abgang (letteralmente ‘fuga alla Polacca’ – equivale alla ‘fuga á francesa’ in portoghese – cioè quando qualcuno va via da una festa senza salutare, per evitare magari di essere costretto a restare).
Muskelkater (‘sbornia del muscolo’, cioè il dolore muscolare post-sport)
Fremdgehen (‘andare con lo straniero/forestiero’, ovvero tradire, fa niente che poi magari è un vicino tedesco)

Qualcosa può essere Geil, Prima, Super, Klasse (figata, forte, cool!) o 08/15 (niente di particolare. Si legge ‘null-acht-funfzig‘).

instagram

PAROLA DEL GIORNO (de): Kotzhügel: l’Oktoberfest si svolge in un prato (“Wiesn” in bavarese) in una spianata a qualche metro al di sotto del livello della strada. La “collina del vomito” (Kotzhügel) è la porzione di giardino in salita dove la gente va a collassare, vomitare l’anima e a volte anche peggio (o meglio, dipende dai punti di vista).

[ ]

FRASE DEL GIORNO (De): was man nicht im Kopf hat, hat man in den Beinen (‘cosa non si ha in testa, lo si ha nelle gambe’. es. se dimentichi qualcosa, devi tornare a prenderla)

Eibsee

From Munich take any train that goes to Garmisch-Partenkirchen (2h). There should be one every hour.

Then a Bus (30 min) to Eibsee. This one too pass by every hour. Exit the station and take a left, after 20 meters cross the road and you are at the right bus stop.

If you are a group, use the Bayern Ticket to save money. It’s valid from 9 am.

Food is bad at Eibsee, grab some sandwiches before, to eat in the nature.

The ring around the lake is 7 km long.

The are several little islands reachable by swimming, or by boat/pedalos.

Check the local weather, it vary so much from Munich, generally more chilled.

WORD OF THE DAY (de): Wandern (Hiking)

Patrick

Sabato, 3 del mattino. Il termometro della farmacia segna -3 gradi e le macchine sono coperte da un sottile strato di ghiaccio. Mi manca solo un isolato e due rampe di scale per buttarmi nel letto.
Il portone del condominio da sul cortile sul retro, alle spalle della strada. Imbocco il vialetto, svolto l’angolo e mi fermo di scatto. Qualcosa di grosso e scuro blocca d’ingresso. Ci penso un istante.

ok… no, non è un orso.

Mi avvicino e vedo questo ragazzo che dorme senza giacca, riverso sulla soglia con gli occhi semiaperti e la bile che gli cola dalla bocca sul cellulare a terra.
Forse potrei scavalcare. Valuto un attimo la situazione.

– ehm, ciao
– chiummhhhhhh
– io mi chiamo Davide, tu come ti chiami?
– petrriiii
– non ho capito
– Petr… ik
– ok, Patrick. Piacere di conoscerti, abiti qui?  …Patrick! abiti qui?
– si…mmhahh
– bene! anch’io Patrick. ti va se ti aiuto a tornare a casa?
– Davide, sei una persona… lasciami dormire… brava persona, si
– fa troppo freddo per dormire qui. dai, proviamo a metterci seduti

Cerco di tirarlo su, ma lui si ributta sul gradino in un nuovo conato di vomito.
Ok Patrick (ma anche vaffanculo Patrick).

– come fai di cognome?
– dvjsknvjks
– Patrick!

Me lo ripete, lo trovo sul citofono e suono. Qualcuno apre il portone. Riprovo. Una voce arrabbiata risponde di salire e basta. Il portone ronza di nuovo e la voce riattacca. Patrick bofonchia qualcosa dal basso, inclusa una breve risatina che suona come uno sfogo isterico e rassegnato.
Citofono ancora.

– Cosa!??
– ehm… ciao. Sono Davide, del secondo piano. Il tuo amico Patrick è a terra, non ce la fa a salire da solo.
– OK OK adesso scendo

Passa ancora un minuto, poi finalmente sento l’eco dei passi dalle scale. – oh, Patrick…
Gli sfila il cellulare da sotto la faccia, lo pulisce dalla bile, ma rinuncia al codice di sblocco.

– dici che dovremmo chiamare l’ambulanza?
– beh… puoi usare il mio cellulare. Comunque posso aiutarti a portalo di sopra, fa davvero freddo. A che piano state?
– all’ultimo

Mi sembra ovvio.

Patrick è magro, ma alto, rigido e pesante.
A metà del primo piano penso che devo fare più sport.
Al primo che devo bere di meno.
A metà del secondo comunico all’addetta alle gambe che non ce la farò ad arrivare al terzo.
Passiamo la porta del mio appartamento e davvero vorrei aver scavalcato come-si-chiama e starmene già a letto.
Una signora, la madre credo, viene a darci una mano e mi accorgo di avere la sciarpa sporca di vomito. Al terzo piano Patrick rilascia le braccia e per un attimo mi scappa di mano. Lo riacchiappo sfilandogli quasi tutta la maglietta. Un signore tiene aperta la porta di casa mentre entriamo e posiamo Patrick sulla moquette. Quella che immagino sia la sorella, sparisce in un’altra stanza, mentre i genitori restano li in piedi con la faccia bavarese (quella da cerbiatto stronzo).
Sistemo la maglietta di Patrick, che ora ha nuovi conati di vomito per il freddo. Lo giro sul fianco e faccio per andarmene. Alla porta mi volto.
– è tutto ok, si?
Passano 5 giorni. Qualcuno bussa alla porta. È la madre di Patrick. Mi saluta allungandomi una busta colma di cose.

– Le ho portato del vino, un po’ di cioccolata e dei sottaceti. grazie.
– Oh! Grazie! Ma non doveva scomodarsi, era ovvio che aiutassi!

Mi guarda un attimo, seria.

– No… non era ovvio
– beh faceva freddo, non l’avrebbe fatto anche lei?
– non era ovvio. Un altro condòmino lo scavalcava e basta

e qui il mio tedesco è così messo male che non capisco se qualcuno lo ha davvero fatto, o se era solo un esempio. Ma mi è chiaro che se c’ero io riverso a terra al posto di Patrick, lei se ne sarebbe andata a dormire

– mhh… come sta Patrick? tutto bene?
– oh, si. Non voleva essere messo a letto, così l’abbiamo lasciato a terra.
– tutta la notte?
– credo di si. La mattina l’abbiamo visto andare carponi in bagno, ci ha fatto proprio ridere.

Patrick ha problemi più grossi dell’alcolismo.

 
CANZONE DEL GIORNO: The Books – A Cold Freezin’ Night

Saverio

– ci aveva l’occhietto vispo eh! la tipina di ieri, ma di dov’è?
– Russia
– e allora!! ma mica che fai che davvero ti metti a corteggiarla? quelle non sono femmine!
– ah, no?
– no!! cioè si, ma sono zoccole. Quelle le crescono che devono essere zoccole. Le mamme le imparano che devono fottere il prossimo. Tu sei il prossimo… e ti fotti lei. Fai una cosa, quando vuoi, eh! ti presto la baligetta. Siamo intesi?
– che mi presi?
– La baligetta
– La valigetta?
– eh! la baligetta!
– ah, la valigetta!!
– eh si!! Ci ho dentro le manette, il gatto a nove code…

Dio mi fulmini se il caffè non lo prendo al bar di Saverio.

FRASE DEL GIORNO (de): Das kommt mir spanisch vor (‘mi suona spagnolo’ …cioè mi suona strano)