Pit Stop

L’ultimo giorno a Buenos Aires qualcuno ha preso la tracolla di Marion mentre lei si distraeva su internet (con carta di credito e altre cosucce interessanti dentro). La corsa per cercare il furbacchione mi è stata fatale! Già sull’aereo per Salta stavo mezzo intontito, e poi, a Salta, é arrivata la febbre (poca) e il moccio (tanto, dappertutto).

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Andrea e Marion si stanno facendo 2 giorni di fuoristrada qui attorno con la guida (così magari Marion si scarica un attimo, la storia del furto l’aveva resa esageratamente tesa, dato che il danno é stato minimo) io invece ho passato questi giorni a riprendermi e a fare un po’ di conoscenze.
La storia dei 2, 3 giorni per tappa è decisamente ridicola per conoscere un posto, io ogni mese che stavo a Rio, elaboravo le mie considerazioni sulla città e i suoi abitanti, dopo due giorni che cosa ti porti via se non le foto?

Piuttosto.. ho trovato nella libreria dell’ostello un bel libro: “Lo zen e l’arte della manutenzione della motocicletta”, che dal titolo sembra una cavolata, ma si sta rivelando molto interessante. Sembra che per me i libri capitino proprio nei momenti giusti.. o forse sono io che ne trovo il senso di cui ho bisogno di volta in volta.

Scrivo un po’ male, mi stanno aspettando per il pranzo i miei “temporanei” compagni di viaggio che ho conosciuto qui all’ostello,.. ciaUU.

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PAROLA DEL GIORNO: sm remedio (medicinale, farmaco)

Riepilogo (Buenos Aires)

Tramite la mia prima figuraccia Andrea sapeva che la porta del bagno non si chiude. Il giorno dopo l’ho filmato nudo sotto la doccia perché mi stavo annoiando (il video sarà presto su youtube o youporn, devo ancora decidere). Quando è uscito ha visto quelle che per lui erano le mie ciabatte dalla porta di uno dei gabinetti. Non vedendo i piedi, pensava che dentro c’ero io seduto alla turca e ha cercato di aprire la porta, solo che dentro non c’ero io ma un disgraziato, che per fortuna la stava mantenendo, che ha cominciato ad urlare – NO! NOOO! – mentre Andrea tirava sempre di più… poi capisce che non sono io e, ovviamente, scappa.

Dopo aver visto le cascate di Iguaçú siamo andati all’aeroporto solo per scoprire che il volo era stato annullato e ci siamo fatti 20 ore di autobus (passando per altro attraverso i magnifici paesaggi del Paraguay) fino a Buenos Aires.

Camera in un ostello nel (bel) quartiere di San Telmo, in un posto che sembra un po’ l’accampamento dei bimbi sperduti di Peter Pan e un po’ la casa di Michele e Nino a Milano (che poi è la stessa cosa).

Il mercato coperto di San Telmo

Vediamo La Boca (tristissima), il Microcentro (anonimo) e oggi il simpatico mercato di San Telmo che abbiamo percorso in lungo e in largo tra musicisti, ballerini, artigiani e fancazzisti.

Il 5, dato che sicuramente ci cancelleranno anche il prossimo volo, andremo a Salta in autobus, per morire di freddo tra le montagne (sempre che non moriamo qui… mado’!).
Non ho un ritmo regolare per scrivere un post per tappa a quanto pare…

PAROLA DEL GIORNO (br): Gorjeta (mancia)

Papelões (figure di m…)

Prima (di una lunga serie) di figuracce in Argentina.

Entro nel bagno in comune dell’ostello. I water sulla sinistra, al centro i lavandini e due che si lavano i denti.
Entro nel box del water e mi ci metto su come se fosse una turca, coi piedi sul cerchio (per me é piú igienico cosí, stop). Solo che mi sistemo troppo indietro e con le mani che tengono i pantaloni cerco di avanzare appoggiando la testa alla porta per non perdere l’equilibrio.

La porta si apre.

Io esco di testa dal bagno..

…coi pantaloni abbassi.

I due smettono di spazzolare i denti

(Cominciamo bene)

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PAROLA DEL GIORNO: sm papelão (figuraccia)

Cataratas do Iguaçú

– Oste com’è il vino?
– Buono!

lato Argentino

Chiedete ad un brasiliano o ad un argentino qual’è il lato migliore delle cascate di Iguaçú (nascono dal fiume Iguaçu che marca il confine tra i due stati) e ognuno risponderà prontamente – Il nostro! La risposta della maggior parte dei turisti è più diplomatica: – Sono diversi.. son belli entrambi. Basta riformulare la domanda per forzare la risposta: – Se avessi solo un giorno a disposizione quale lato mi consiglieresti di vedere? – Quello argentino!

lato Argentino

L’Argentina ha una porzione di cascata decisamente maggiore del Brasile, e le passerelle passano a monte e a valle delle cascate, il paesaggio è spettacolare e ci vogliono una decina di ore per vedere tutto! Il lato brasiliano è una passerella unica che costeggia la cascata fino ad arrivare tra due salti, bagnandoti completamente! Ovunque tu sia ci sono nuvole, nuvole, un incendio di vapore.. e arcobaleni perenni. Un posto unico, da non perdere.

lato Brasiliano

Posto le foto dei due lati, decidete voi qual’è il migliore se proprio dovete.. ma alla fine le cascate sono una cosa sola, la preferenza diventa un fattore puramente nazional-turistico. Ai poster l’ardua sentenza!

lato Brasiliano

lato Brasiliano

lato Brasiliano

lato Brasiliano

lato Argentino

lato Argentino

lato Argentino

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PAROLA DEL GIORNO: sf Lembrança (Ricordo)