Aiuto, non mi sono iscritto all’AIRE! Che faccio?

Ti sei trasferito all’estero da qualche anno e ancora oggi vivi e lavori fuori dall’Italia.

Hai un attestato di residenza del comune estero locale, ma non ti sei mai registrato all’AIRE. Non lo hai fatto perché non volevi perdere l’assistenza sanitaria in Italia, oppure perché non avevi sbatti e poi comunque era solo una formalità o bla bla bla.

Adesso però hai scoperto che senza la registrazione all’AIRE, il fisco italiano ti considera residente in Italia, con la conseguenza di dover pagare le tasse per il reddito che hai prodotto all’estero.

Ouch.

Da una parte pensi che magari puoi continuare a vivere senza registrarti all’AIRE. Torni in Italia per rinnovare il passaporto, non voti e chi s’è visto s’è visto. Dall’altra però, sai che in realtà questo è un problema che prima o poi dovrai affrontare. A parte il fatto che la registrazione all’AIRE è obbligatoria, se non lo fai sarà un problema quando vorrai percepire un’eredità (per esempio una parte di un immobile di famiglia) o sposarti (per farlo dall’estero ci vuole il nulla osta del consolato), eccetera eccetera. Il tempo intanto continua a passare e così gli anni suscettibili ad una verifica fiscale.


COSA FARE?

(Risposta breve)

Registrati all’AIRE.

Se dopo esserti registrato all’AIRE il Fisco italiano inizia una verifica della tua posizione fiscale, dovrai invocare la Convenzione contro le doppie imposizioni davanti al CTR (Consiglio Tributario Regionale).

Lo so che è uno sbatti e che vorresti poter risolvere la cosa senza dover rivolgerti ad un avvocato, ma poiché si tratta di un’irregolarità, non può essere verificata d’ufficio. La buona notizia è che la verifica è solo un’eventualità e potrebbe anche non succedere nulla.

Se invece si verifica, cerca un legale specializzato in finanza tributaria internazionale. Leggi quest’articolo, riassume molto bene il quadro della situazione.

 


COSA FARE?
(Risposta lunga)

L’articolo 43 del Codice civile stabilisce che la tua “residenza” è dove hai la tua dimora abituale. Il domicilio invece è il luogo dove hai stabilito la “sede principale dei tuoi affari ed interessi” (anche di tipo affettivo).

Purtroppo, la “residenza fiscale” è un’altra cosa e se non sei iscritto all’AIRE, in base all’art. 2 del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi), sei considerato fiscalmente residente in Italia anche se il tuo domicilio e la tua residenza sono all’estero.

“Ai fini delle imposte sui redditi si considerano residenti le persone che per la maggior parte del periodo di imposta sono iscritte nelle anagrafi della popolazione residente o hanno nel territorio dello Stato il domicilio o la residenza ai sensi del codice civile.”

L’ordinanza 1533/2022 della Cassazione (sebbene pronunciandosi su un caso specifico) ha chiarito che la congiunzione “o” non significa che basta soddisfare anche solo una delle tre condizioni per essere considerati fiscalmente all’estero, ma che basta soddisfarne anche solo una per essere considerati fiscalmente residenti in Italia.

Insomma, anche se vivi all’estero, fintanto che sei iscritto all’anagrafe della popolazione residente, devi (o dovresti, ci arriviamo…) pagare le tasse in Italia. Secondo il TUIR, l’iscrizione all’AIRE non è solo una formalità, ma una condizione sostanziale a fini fiscali.

Il Fisco quindi ha titolo a chiederti di pagare le tasse in Italia. L’art. 168 del TUIR sancisce che se hai già pagato le tasse all’estero, puoi detrarle dalle tasse che devi allo stato italiano (comma 2), ma che la detrazione non ti spetta se non li hai dichiarati in Italia quando era il momento (comma 8).

A questo punto però (sottofondo di coro liturgico, tipo ascensione in paradiso) entra in gioco la “Convenzione contro le doppie imposizioni”. Nel caso della Germania, per esempio, la convenzione dice il tuo stipendio da dipendente non è tassabile in Italia se:

  • vivi in Germania per più della metà dell’anno (cioè almeno per 183 giorni, 184 per gli anni bisestili);
  • l’azienda per la quale lavori è in Germania;
  • l’azienda non è sostenuta da un’organizzazione che ha sede in Italia.

A questo proposito (sempre prendendo come esempio la Germania), l’ordinanza n. 9725/2021 della Cassazione ha fatto prevalere la Convenzione Italia-Germania (art. 15) contro il TUIR.

A volte un’ordinanza della Cassazione stabilisce l’opposto di un’altra ordinanza. Questo accade perché le sezioni della Cassazione si esprimono su casi specifici, perciò anche se ne trovi una favorevole al tuo caso, non potrai impugnarla.

Le sentenze che danno orientamento definitivo (per cui le singole sezioni non possono esprimere un avviso diverso) sono invece quelle scritte a Sezioni Unite.

Vorrei chiarire adesso che la legge italiana non cerca di “punirti” di non esserti registrato all’AIRE: lo Stato ha a che fare con una buona quantità di “furbetti” che spostano la propria residenza all’estero per evadere le tasse, pur continuando a vivere in Italia. Un’altra circostanza sono i lavoratori di frontiera che, per esempio, prendono residenza a Lugano, ma di fatto vivono da questa parte del confine.
Mentre tu pensi di essere in mezzo ad un polverone inutile, lo Stato considera l’eventualità che tu sia un evasore. Il ricorso al tribunale è il tuo modo di far prevalere non solo la tua buona fede, ma anche la tua reale capacità contributiva.

Oltretutto, il diritto tributario internazionale è dalla tua parte. Come la pagina di questo studio legale fa notare: “La Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE) si è più volte espressa difformemente dalle Corti italiane ritenendo che il luogo di residenza di un soggetto debba essere individuato in relazione […] alle circostanze oggettive che collegano il soggetto al territorio.
Una tale interpretazione permette di superare l’impostazione italiana rendendo del tutto irrilevante il criterio formale della cancellazione dalle liste della popolazione residente e dell’iscrizione all’AIRE.

Recentemente alcune Commissioni Tributarie Provinciali e Regionali (che rappresentano il primo e il secondo grado del processo tributario) si sono discostate dalla linea dettata dalla Cassazione e si sono conformate alla giurisprudenza comunitaria.
Ad esempio, nel 2017, la CTR della Puglia trattando l’ipotesi di una tardiva iscrizione all’AIRE ha affermato che “l’applicazione di qualsivoglia strumento presuntivo”, quale la mancata iscrizione all’AIRE, peraltro ampiamente superate dal contribuente “a mezzo della pertinente documentazione prodotta agli atti”, “non può avvenire in maniera asettica e automatica, dovendo esso, per converso, avere riguardo necessariamente alla reale capacità contributiva ex art.53 C., nonché evitare una inammissibile duplicazione d’imposta”.

Un altro articolo dice anche che “[…] al fine di evitare la doppia imposizione, la residenza fiscale può essere accertata alla luce dei criteri individuati dalle norme convenzionali vigenti tra gli Stati. Assumono così rilevanza le tanto spesso menzionate “tie break rules” che puntano alla sostanza dei fatti, smontando il consolidato orientamento della Suprema Corte in merito alla presunzione assoluta di residenza attinente al requisito formale ex art. 2, comma 2, TUIR.”

Le “tie break rules” sono definite dall’articolo 4 del Modello OCSE. È un argomento un po’ lungo e con delle eccezioni, ma puoi leggere a proposito in questa pagina.

Come puoi vedere, l’argomento è spinoso e dipende moltissimo dal tuo caso. Consulta un legale specializzato per avere un’idea migliore del tuo caso e tieni a mente che potresti anche non ricevere affatto una verifica del fisco italiano. Respira, spera per il meglio, ma tieniti comunque preparato e con i documenti in ordine (es. certificati di residenza, contratti d’affitto e di lavoro, dichiarazioni scritte di ex-coinquilini ed amici, ecc.).

Ti consiglio di trovare un avvocato specializzato nella tua regione di residenza in Italia, perché i primi due gradi di giudizio (semmai dovessi affrontarli) avrebbero luogo nella corte tributaria provinciale e poi in quella regionale.

In bocca al lupo.

Moving to: Vancouver

Are you relocating to Vancouver, BC and need to know about the cost of life? That was exactly my situation a month ago!
Salary expectations are way easier to be figured out when you know the amount of the basic expenses.

Finally I didn’t made the move, but hey, here’s my personal notes about living in town.
Basically a cut n paste from the web plus information of friends of friends.

 

SALARIES

Student: c$ 1,200—1,500
“c$ 1.800—$2k buys a modest living for a healthy single (no car, possible flat-share vs. longer commutes)”

Single professional: c$ 2k—3k
“to have c$3k /m net means above c$ 5ok /y. A small amount of Vancouverites makes that.”

Family with 2 children: c$ 5k—7k (c$ 60k—84k)
The average household income in Vancouver (2013) is c$ 81,066.

wages:
c$ 22.98 /h average wage (according to the Ministry of Labour)
c$ 10.45 /h minimum wage (British Columbia, 15 Sept 2015)

 

TAXES

(1) Income Tax (federal):

15% on the first c$ 45,282 of taxable income
+ 20.5% on the next c$ 45,281 of taxable income (c$ 45,282 up to c$ 90,563),
+ 26% on the next c$ 49,825 of taxable income (c$ 90,563 up to c$ 140,388),
+ 29% on the next $ 59,612 of taxable income (c$ 140,388 up to c$ 200k),
+ 33% of taxable income over c$ 200 k.

The “+” means that no matter how much money you earn, you only pay 15% tax on your first $45,281 of income.

(2) Provincial Sales Tax (PST) – 7%

(3) Goods and Services Tax (GST, federal) – 5%

Here’s a simple and a complex online tax calculator.

 

HEALTHCARE

A single person pays about c$ 65 a month for full medical coverage (c$ 130 a month for a family, FYI). BC Medical does not cover dental, optical or prescriptions. Provincial health coverage is mandatory, but expats have to wait 3 months before they can benefit from it.
Expats should ensure that they have comprehensive health cover in order to have access to private healthcare facilities.

 

ACCOMMODATION

“Many people are investing their in real estate and commercial property just to make good returns. They have their primary residence elsewhere, but buy properties in Vancouver.”

“Many Vancouverites pay over 50% of their wages towards their rent”. Most accommodation is listed as unfurnished. Even so, it often includes appliances (such as a refrigerator and stove), with newer rentals possibly even including a washer, dryer, microwave and dishwasher.

A large comfy room in a flat-share would costs c$ 700 or more.

For a 1-bedroom apartment in a good part of the city with fairly modern renovation, building etc. expect to pay c$ 1,000 /m at least. Average rent in the city center is c$ 1,550 (1,250—1,800); outside of centre is c$ 1,150 (900—1,400).

An average 2-bedrooms apt. 10-15 min drive to downtown costs ca. c$ 1,200—1,600 +utilities. A nice, well-located one would cost c$ 2,000 /m (“in the heart of Vancouver it costs double before long”). detached home within Vancouver City limits costs c$ 2,800—4k.

Outside the core, rents might not be significantly cheaper unless you go outside Vancouver or decide to rent a basement suite in a residential neighbourhood.

Vancouver neighborhoods

 

Rental periods tend to be for a year, although six-month leases are sometimes negotiable.
Security deposits of either one or two months’ rent are required and unfurnished apartments usually come with basic appliances such as a stove and oven.

Utilities are generally excluded but it might be possible to negotiate these costs into the rental price.
Hydro (which means electricity): c$ 50—200 per month, depends on whether you heat your home with electricity or gas or if heat is included in the apartment rental. Often apartments will include heat and hot water in the rent. In that case, your hydro bill will be around c$ 25—90 a month.
If you use gas for ducted heat or cooking you’ll pay anywhere from c$ 30—100 a month. Might be included in rent.

Landlord might require to have a Tenant Insurance (around c$ 25 /m).

 

AREAS

The city of Vancouver is divided into four general areas: Central, West Side, Eastside and South Vancouver. “There are many neighbourhoods in Vancouver to discover and explore. Expats should not rush the process but spend time doing some research and finding the right community to suit their needs, family situation and lifestyle.”

 

EXPENSES

“Prices for everything are high and people love to complain about it.”

Wind and Mobilicity are new players in the cell phone industry in Canada and their  service area is not as large as the big 3 (TelusRogersBell). Other carriers: Fido (another Rogers’ brand), Solo (another Bell brand), Koodo (another Telus brand). Mobile tariff is approx. c$ 50, c$ 80 a month for landline Internet.

 

LIFESTYLE

“The lifestyle in Vancouver is what really gets you – expect to do lots of casual drinking, because everyone who lives there seems to be invested in a strange faux urbane lifestyle that consists mostly of drinking a lot of beer every night of the week and ignoring all the people around you while sticking obsessively to your group of friends (if you can make any).

If you want to engage in any kind of outdoor hobby be prepared to shell out for the transit (most of the hiking, mountain biking, skiing is in North Vancouver) and the lift ticket/admission. I didn’t have a bad financial life in Vancouver, but for the record I’ve been much happier and much less messed up by pretentious people and borderline alcoholism since I left.”

Snap! I read a lot of critiques about the town! They can be summarised in this comment I read somewhere:

“Other than the mountain and ocean view there’s nothing special about the city”.

A couple of websites states that the nightlife is decidedly low-key,

“…party-goers might find a little dull”.

Several replies by locals defend the town, including a bunch of “if you don’t like the place move over!”, which in my experience confirms the rumors of the place.

“All in all though, most expats report that living in Vancouver is a treat.”.

Who’s right?

 

WEATHER

It rains a lot.

Summer and part of Fall is lovely. It can be hot but not muggy.
Nov—March is dark and gray

Winter is milder than the rest of Canada, but it gets depressing with month after month of rain and dark clouds with temp of 0 to -5C.
Daytime temperatures usually stay above freezing (5—11 C). It rarely snows in the city.

 

SO WHAT?


$ 1,300 accommodation
$ 150 utilities
$ 25 Tenant Insurance
$ 65 healthcare
$ 250 groceries ( up to $800 for a family of 4, FYI)
$ 91 transportation
$ 10 bank account (Canadian banks charge a monthly fee)
$ 50 cellphone
$ 250 fun +hidden expenses
------
$ 2,191

This would be the minimum amount for survival. In other words, earning this amount net would most likely leave no money left on your account at the end of the month.
So on top of this amount it should be added things like savings expectations and and personal consideration on the job, in terms of professional requirements, responsibilities and so forth.

 

QUOTE OF THE DAY (South Park, the Movie): “the Canadian Government has apologized for Bryan Adams on several occasions” — Canadian Film Minister

Vivere a Monaco

Monaco è una città provinciale, ottusa e bigotta. Fatte poche inspiegabili eccezioni, questa è l’opinione più condivisa dagli espatriati che, per un motivo o per un altro, sono finiti a viverci.
Gli anni si misurano in Wiesn (il modo in cui i Bavaresi chiamano l’Oktoberfest), il festival noto per essere un incubo ricorrente che si ripete identico ad ogni edizione, dando così l’inquietante impressione che qualche maledizione abbia fermato il tempo nel momento più brutto.
L’anno viene inaugurato a marzo dalla Starkbierfest (sagra della birra forte), seguito dalla Frühlingsfest in Aprile (sagra di primavera) fino al famoso Oktoberfest, o Wiesn (tradotto in dialetto bavarese).

In men che non si dica diventerai un alcolizzato.

wasserwage

Sei appena arrivato in città. Non conosci nessuno, non sai come muoverti, né tantomeno pronunciare quelle strane vöcäli con i puntini in cima. Incroci gente di tutte le età che indossano dubbi pantaloni in pelle o vestiti dell’ottocento.

Sei confuso.

La cosa migliore da fare è crearti al più preso un giro di amicizie e scoprire cosa la città ha da offrire, ma prima di tutto questo hai bisogno di trovare una sistemazione.

TROVARE CASA

Indovina un po’? È un incubo! yeee! Non solo per una sistemazione in condivisione (WG, acronimo per Wohngemeinschaft), ma anche per un appartamento intero (probabilmente un Einzimmerwohnung – un monolocale).
Spesso gli annunci sono on-line solo per poche ore, perché inondati di messaggi. Il mio consiglio è di controllare più volte al giorno: mattino, mezzogiorno, metà pomeriggio, sera… insomma, controlla sempre, perché l’offerta è limitata e la concorrenza è agguerrita.

Questi sono i siti di annunci più popolari:

www.wg-gesucht.de
www.studenten-wg.de
www.toytowngermany.com

A cui si aggiungono innumerevoli gruppi su facebook.

Alcuni annunci fanno riferimento ai cosiddetti Zweck-WG; significa che la condivisione si limita a cucina e bagno, ma nessuno è realmente interessato a socializzare. A meno che tu non sia un sociopatico (dai tempo al tempo), cerca gli annunci ‘Kein Zweck-WG‘.

Gli affitti sono Warm (caldi) o Kalt (freddi); significa che il prezzo rispettivamente include o no le utenze (elettricità, acqua, riscaldamento e a volte internet).

Appena trovata casa hai bisogno di dichiarare il domicilio al KVR (la procedura si chiama Anmeldung). Questa è una cosa facile, veloce, ma soprattutto necessaria per tutta una serie di motivi, dalle tasse ai servizi. Presto riceverai una lettera per il pagamento del Rundfunkbeitrag (Canone TV). La tassa viene pagata per immobile:  se vivi in un appartamento in condivisione probabilmente la tassa sta già venendo pagata da qualcun altro. Alla meglio potrai essere esonerato dal pagamento, o dividere la spesa (circa € 18 al mese) in base al numero di coinquilini.

Ti verranno chiesti fino a tre mesi di cauzione. Appena prendi possesso della stanza/casa segnala tutti i danni che trovi, altrimenti alla fine li pagherai tu. Sii pignolo fino all’imbarazzo, dico sul serio. Al termine del contratto di locazione il padrone di casa potrebbe chiederti di ritinteggiare la stanza. Per evitare problemi controlla nel contratto di locazione che non ci siano riferimenti al Schönheitsreparaturen, altrimenti Toom Baumarkt vende tutto quello che ti serve per trasformarti in un imbianchino provetto.

Se cerchi un appartamento o monolocale, l’e-mail è decisamente meglio scriverla in tedesco. Preparati a metterti in fila con altre cinquanta persone per visitare l’appartamento e porta con te questi documenti: Arbeitsbescheinigung (che attesta l’appartenenza all’organico dell’azienda, la qualifica e il reddito lordo annuo); Mieterselbstauskunft (il questionario fornito dal locatore, debitamente compilato) e lo SCHUFA Bonitätscheck (documento che attesta la ‘bontà’ della situazione bancaria – insomma che non siete debitori insolventi). Puoi ottenere questo documento immediatamente pagando € 30 (eh già!) oppure richiederlo gratis per un massimo di tre volte l’anno a questa pagina. I tempi per riceverlo arrivano anche ad un mese, quindi richiedilo al più presto.

A partire dal 2015, per legge, le agenzie immobiliari riscuotono la commissione solo dai proprietari di casa.
In bocca al lupo ed attento agli scammer.

VITA NOTTURNA

Pre-serata: Il Kafe Kosmos serve i Cocktails più sperimentali e a buon prezzo, ha due piani e la sera si riempie fino a scoppiare. Il Favorit Bar la ha musica più alternativa; il Corleone misura qualcosa come quindici metri quadri (vacci sul presto) ma ha la musica migliore, spesso supportata da video installazioni. Il Substanz è un disco-bar, nonché il più movimentato della lista. Questi sono posti più alla mano, nonché frequentati anche dai locali (quelli che tendenzialmente si salvano).
Non sono un fan del Provisorium, ma mi sembra di doverlo citare comunque, così il Lola.

I posti più dandy dove mi hanno lasciato entrare sono il Goldene Bar, nel retro del museo Haus der Kunst e il Flushing Meadow.

La musica dal vivo è piuttosto rara da trovare. Il Milla organizza le serate più indie. Segue l’Import-Export, il Südstadt e se siete in vena di un bar in stile casa occupata, il Kafe Marat con le sue serate punkabbestia è proprio di fronte. Dall’altra parte dell’universo, il Jazzclub Unterfahrt è ovviamente il posto per gli amanti del jazz raffinato.

Per i concerti veri e propri controlla il Muffatwerk. Sono mai stato allo Strom, ma pare sia abbastanza gettonato.

Se proprio non c’è niente vai al Kennedy a sentire un po’ di classici del rock, o improvvisarti cantante al loro karaoke. Stesso discorso vale per il Ned Kelly’s bar. Il karaoke più alla mano è decisamente quello dello Shamrock.

Se sei patito per la musica elettronica il Charlie è quello che di meglio Monaco ha da offrire (durante la settimana è un ristorante Vietnamita e al Sabato apre il club). Seguono l’Harry Klein; il Rote Sonne, che anni fa ha ospitato il primo Boiler Room a Monaco (anche se poi ha perso molti colpi, alzando di molto il prezzo d’ingresso e lasciando entrare una folla indefinita di gente) e l’MMA.
Afterhour al Milchundbar.

Lascia stare il P1 (discoteca in stile anni ’90) e a meno che non hai vent’anni eviterei anche il Theaterfabrik.

COSE DA FARE

Nel corso di tre anni di vita a Monaco e dopo un’iniziale crisi depressiva fatta di termometri a -15°C e facce di legno, mi sono deciso a scovare quello che la città ha da offrire… e sì, c’è molto da fare!

Un buon modo per familiarizzare con la città (e magari fare nuove amicizie) è partecipare alla Blade night. Da maggio a Settembre, ogni Lunedì sera la AOK chiude al traffico intere strade e viali per pattinare! L’evento è aperto a tutti e partecipano sia i pattinatori più incalliti, che quelli alle prime armi, fino ai genitori con bambini. Ci sono addetti lungo tutto il percorso, inclusa un’ambulanza. Chi non ha pattini a disposizione, può noleggiarli gratuitamente allo stand al centro della piazza dove si tiene l’evento (bisogna lasciare un documento di identità). Non ci sono molti pattini a disposizione, è necessario essere in fila già alle 6:30-7 pm per garantirsene un paio della giusta taglia. Si parte alle 9 pm.

Ho conosciuto buoni amici tramite gli eventi Couch Surfing e meetup; i migliori, ai corsi di tedesco… insomma, trova una scusa per uscire di casa e dire ciao.

Nelle calde giornate di sole estive organizza una grigliata sull’Isar, fai il bagno nel fiume (magari sotto una delle piccole dighe) e fatti trascinare dall’Icebach lungo l’Englischer Garten. Ho dedicato un post proprio a questo. Una delle cose più belle da fare in città, un parco acquatico naturale.
In queste giornate calde e di Sole uno dei miei posti preferiti è la Zellstraßer Strand. Se preferisci il Reichenbachbrücke questo chiosco è praticamente un’istituzione di Monaco.

CULTURA

Gran parte dei musei di Monaco sono gratis al domenica e vale decisamente la pena di visitarli. Il Gasteig inoltre ospita una buona varietà di esposizioni ed eventi culturali di tutti i tipi.
Esplora zone come Schwabing, Haidhausen (le vie attorno Üblacker-Häusl) e il centro storico.

Monaco ha una buona scena cinematografica, con eventi annuali.

CUCINA

Il miglior ristorante di cucina bavarese è il Wirtshaus in der Au. Lo Schnitzel (cotoletta) più grande che abbia mai visto servire è allo Schelling-Salon.

L’hambuger più buono lo fanno al Burger House (anche se qualcuno potrebbe obiettare con lo Schnelle Liebe). Comunque sia, Monaco non è la città migliore per gli amanti del burger.

Per gli amanti della pizza c’è Pizzesco.

Di Rosa2 bar e 4 tavoli servono l’aperitivo in stile milanese (decisamente in scala ovviamente).

Scorrendo i menù alla pagina delle bibite troverete cose così:

Radler (Birra & limonata)
Spezi (cola & aranciata)
Russen (birra weiß & Limonata, buona d’estate)
Cola Weizen (birra weiß e cola)
Diesel / niger (birra & cola)
Chai Presso (chai latte mit espresso) – trovato qui.

CAFFÈ

Il Loretta bar per iniziare in stile. Più frequentato è il Trachtenvogl. Nelle vicinanze di questo c’è il mio preferito, un caffè molto alternativo con un paio di tavolini all’aperto, circondati da casse di frutta ed ortaggi. Ha senso andarci d’estate.
Al Café in Vorhoelzer Forum c’è una vista della città, probabilmente l’unico vero motivo per andarci.

Al Bar Centrale sarai catapultato nell’Italia degli anni d’oro del ciclismo.

Coffee, Espresso and Baristas è una via di mezzo tra un bar ed un negozio di caffè e caffettiere, a due passi dallo stravagante Muffins ‘n’ more e le loro torte al formaggio, mhh.

GIRI TURISTICI

Non c’ho voglia, lo scrivo un’altra volta.

Englischer Garten munich English garden Monaco di baviera bayern bavaria parco urbano park - Photo by Davide Valerio

FUORI MONACO

La relativa vicinanza alle Alpi rende posti magnifici come il Königsee o l’Eibsee alla portata di un’escursione di un giorno, ma puoi anche fermarti la notte a campeggiare.  Sono posti da non perdere.

Un altro posto degno di nota è il Partnachklamm.

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MEZZI PUBBLICI

La compagnia di trasporti è la MVG. La tariffazione funziona è ad anelli (“Ring“). Più ti sposti dal centro (Ring 1), più sale il prezzo del biglietto. Quello singolo vale per 4 anelli (che formano la zona 1, praticamente tutta Monaco). All’inizio potresti confonderti tra “Ring” e “Zone“, fai un po’ d’attenzione: 4 Ring = 1 Zone. Qui ci sono le mappe.

La metro si chiama U-bahn. La S-bahn invece è una specie di metro ‘veloce’ (la “S” significa proprio questo: Schnell-bahn). Sono praticamente la stessa cosa, solo che la S-bahn copre un’area maggiore, raggiungendo la periferia e l’aeroporto Franz-Joseph-strauss. Il biglietto è lo stesso.

Raramente controllano ai tornelli; l’ho visto fare solo alla fermata Sendlinger Tor; piuttosto entrano in borghese in gruppi di tre e controllano tutti facendo attenzione anche alla scadenza del biglietto. Fatti il biglietto.

Se prendi un mezzo per poche fermate, ci sono i biglietti per brevi tragitti (Kurzestrecke) a metà prezzo rispetto quelli singoli.

Se visiti Monaco solo per un fine settimana, a meno che non ti interessa visitare lo stadio Allianz Arena, prendi l’abbonamento settimanale (€ 14,10); inspiegabilmente costa di meno che quello valido tre giorni (€ 15,50).

TELEFONO & INTERNET

Sei riuscito a prendere la metro (U-bahn) senza perderti, bravo! Adesso ti serve internet. Le compagnie principali sono T-mobile, TelekomVodafoneE-plus e O2. Altre compagnie online, come Blau o Congstar, si appoggiano alle reti di quelle principali, ma sono decisamente più economiche, perché non hanno negozi fisici. Qui c’è una lista.

La città ha internet gratuito un po’ dappertutto. Cerca KD+ Hotspot, Free 30 min wifi etc. Appena connesso, dovrai solo accettare le condizioni del servizio dal browser del cellulare, dopodiché sei on-line. Starbucks, SFCC e Coffe Bean hanno internet incluso nel servizio e a Marienplatz, la piazza principale, c’è l’Apple Store, per scroccargli un po’ di connessione.

ITALIANI A MONACO

Se qualcuno ti chiama Itaca o Spaghetti fresser (magia-spaghetti), sappi che ti stanno insultando. Dagli del Craut e abbandonali alla loro misera esistenza.

IMPARARE IL TEDESCO

Il tedesco è una lingua complessa, ma l’unico vero ostacolo è la tua determinazione. Fatti una buona base in una delle varie scuole in città e cerca uno o più partner di lingua per esercitarti.
La qualità del corso dipende molto dall’insegnate, non è necessario quindi iscriversi al Goethe Institut.
Se lavori di giorno, Klartext offre corsi serali due volte alla settimana ad un prezzo conveniente. Se sei fortunato avrai insegnati stimolanti e competenti come la signora Ute. Dai un’occhiata anche a Inlingua e VHS (Volkshochschule).

Quando ti senti pronto per conversare comincia dicendo ‘Bitte, ich habe es lieber wenn man mich korrigiert’ (per favore, preferisco essere corretto).

DIZIONARIO

Nulla è meglio del linguaggio informale (Umgangssprache) e dei modi di dire per capire il modo di pensare della gente del posto.
Frasi come Es ist Würst (letteralmente ‘è würstel’) per dire ‘bah, fa lo stesso’, sono delle perle di cultura popolare da restare sprachlos (senza parole). Eccone altre divertenti che ho annotato nel corso del tempo:

Es Kommen mit Spanisch vor (mi suona strano. Più o meno letteralmente ‘mi sembra Spagnolo’)
Das Geld kommt ihn zu den Hören aus – gli escono i soldi dalle orecchie (più comune: Er Stinkt vor Geld: puzza di soldi)
Gesicht fallieren (letteralmente ‘perdere la faccia’)
Ich bin nicht von gestern (non sono nato ieri)
Das ist weder Fisch noch Fleisch (non è né carne né pesce)
Hinter den kulissen (dietro le quinte)
Das Bauchgefühl hat immer recht (L’istinto -di pancia- ha sempre ragione)
Polnischer Abgang (letteralmente ‘fuga alla Polacca’ – equivale alla ‘fuga á francesa’ in portoghese – cioè quando qualcuno va via da una festa senza salutare, per evitare magari di essere costretto a restare).
Muskelkater (‘sbornia del muscolo’, cioè il dolore muscolare post-sport)
Fremdgehen (‘andare con lo straniero/forestiero’, ovvero tradire, fa niente che poi magari è un vicino tedesco)

Qualcosa può essere Geil, Prima, Super, Klasse (figata, forte, cool!) o 08/15 (niente di particolare. Si legge ‘null-acht-funfzig‘).

instagram

PAROLA DEL GIORNO (de): Kotzhügel: l’Oktoberfest si svolge in un prato (“Wiesn” in bavarese) in una spianata a qualche metro al di sotto del livello della strada. La “collina del vomito” (Kotzhügel) è la porzione di giardino in salita dove la gente va a collassare, vomitare l’anima e a volte anche peggio (o meglio, dipende dai punti di vista).

Living in Warsaw

Polish are generally down to Earth people and not as introverted as most of them might initially seem. My overall experience with them is definitely positive. Be kind, give time and reasons to trust you and you might experience true friendships.
Also, learn how to complain about the weather, they truly appreciate this:

Beznadziejna pogoda (it’s a bad weather)
Ale leje (How rainy)
Kurde, ale zimno! (Shit, it’s so cold!)

LIFESTYLE

There are so many places to discover and things to do around here. Check the events, ask around and go have fun!
Warsaw has really a unique vibe, a love or hate kinda thing, so I won’t spoil your first impression with mine.

clubbing at 1500m2

Popular places are Plan BMiłość1500m2 (as long as it’s open), Kafe Kulturalna, DZiK
If you have some taste in electronic music and like clubbing, well… honestly it’s a bit disappointing. I think they’re simply not into this kind of music. Go with the flow. Soon or later you’ll end up in Nowy Świat 22/28 completely twisted on wodka.
Another nice bar is Beirut (which for some reason is right in front of Tel Aviv Café) and its surroundings.

If you want to be fancy, you could check into Weles. It’s a speakeasy bar. Crowd is not interesting and quite aged, but atmosphere and cocktails worth a visit.

Chocolate? Pijalnia Czekolady E.Wedel, or at their Willy Wonka factory here. I heard you can visit.

Neon Muzeum

My picks:

Zamieszanie, best cocktails in town, it always worth checking what’s new! They’re friendly and let you test the drinks before making your choice. If you ‘re hungry get a chorizo pizza.
Pardon, To Tu, friendly friendly cafe with jazz and world music gigs
Neon Muzeum …a museum?! yep. You’ll have a neonlight eye-hangover after visiting this place.
Burgery Wegańskie. Beetroot burger with Horseradish, even better than meat burgers.
Aioli, I simply had too many breakfasts in this place. During the week if you get a coffee (zł 8), you can order the breakfast for just zł 0.1 more.

I left Warsaw before summer, so I couldn’t experience these two places, they seem popular though: Cud nad Wisłą and Powiśle.

ACCOMMODATION

The price of a room starts from zł 1.000. There are some exceptions, but don’t count that much on it. For zł 1.600—2.000 (+ utilities) you can get a studio apt. For an extra room the price goes up to zł 2.500.
My feeling is that most of the owners are not aware of how much to ask, which might give you the chance to negotiate the price. A very good offer (place/location/price) comes up about once a week. Anyone visiting earlier than you would probably take it, so press to visit asap.

Give a good look on Gumtree, the biggest, the wildest. Sometimes you see very good offers on Otodom, mostly through agencies thought. It also shows the offers  on an interactive map, pretty good. I never tried these ones personally, but you never know.

Now the Facebook groups: (1) (2) (3) (4) (5) (6) (7) (8) (9) (10) (11)

The majority of the offers appears simultaneously on most of them, yet sometimes a good offer might be posted just on one or two groups. I strongly recommend to create a facebook Interest List, so to see in chronological order all the groups together. It’s a real time-saver trick.

AREAS

The left side of the river was completely destroyed by the nazis as a revenge on the Warsaw uprising. Due to the rebuilt it’s now quite modern. This side is where most of the things happensin town and people want to live. (north) Mokotów is widely considered a good area, it has bars, services, public transportations and it is not too far to the city center. Plac Zbawiciela is the heart of the ‘young’ Warsaw and central (Plan B is there). Powiśle is generally not expensive and close to the university. Old Town is good for postcards but you don’t want to live there.

a Murales close to SOHO factory

The right side of the river instead, once upon a time occupied by the soviets, is still pretty much ruined down and generally poor. There are exceptions of course, as Saska Kępa. I felt in love with ul. Francuska (ul. stands for ‘Ulica’, street), which feels so cozy and proportioned in comparison to most of any other street in town, with some nice cafes and low buildings. This neighborhood has its unique atmosphere, but no nightlife though. Let me point out that it’s beautiful compared to the rest of the town, so don’t expect brazilian carnival dancers all over the place once there.

Praga Warsaw cocacola coca cola gentrification varsavia

The area around the metro station Dworzec wileński is also better than the general surroundings and pretty close to SOHO Factory, personally a symbol of the gentrification of the east side of Warsaw.

EXPENSES

Generally speaking the town is very affordable. Some bars might

Buy a SIM card for zł 5 at almost everywhere in town (kiosks, bookstores, etc.). I went for Play, just because google translator couldn’t work on Orange website. Other carriers are T-Mobile and Plus (operated by Vodafone). There aren’t a lot of them anyway.

Monthly transportation card is very affordable, so it doesn’t worth the risk being caught.

SALARIES

“I advise you to not make the move for less than 6—7k month or more.”

This quote alone could summarise it all, I found it on numbeo.com. Let’s break it up a bit…

If you’re an expat who has a quality education and has also gained valuable experience in a specialised field, then you can expect to earn a salary above the average; otherwise, earning potential in Poland is quite limited. zł 4k is generally consider a fairly good salary among locals; common salary earned is often zł 1.500—2k.

zł 3k net is the minimum for a single living on standard level: apartment within city limits in a decent district, normal groceries, have the occasional drinks at a bar – no savings.

zł 5k net is a fairly good amount for an expat who’s looking for good accommodation in the city centre and a bit extra to enjoy themselves with or to save.

zł 5.500 net in Warsaw is like € 1.800 in some Western-European city, excluding top-cities (London, Paris, Munich).

I lived in Munich and, no, the equivalence is definitely valid at least also for Munich.

zł 8k net would  be enough for a small family with more modest spending,
zł 10k net goes for a larger apartment, 2-3 children (3-5 times the local average)
zł 10—12k is a relative luxury: out to a restaurant every other day.

TAXES

Poland has a progressive tax system, 19—32%.

Apparently you can work even without a tax number (NIP – ‘Numer Identifikacji Podatkowej’), but you definitely need a PESEL. It is a personal identification number, widely used for all sort of things, from bank account to home internet service.

To obtain the number you need first to register at the Department of Foreigners. It takes a month until they return the papers, so once there don’t forget to ask a document that states that you applied. With this document you can now go to your Urząd Dzielnicy (District Office) and get your PESEL straight away. It’s basically your date of birth plus 5 more digits.

If you’re regularly employed, each February your employee sends a document a document called PIT-11 to the tax office, stating information about your income and tax deduction. They should give you a copy as well. You’ll just need to paste those numbers into another document called PIT-37 (here’s an amazing guide, including an english translation of the form) and submit it via internet to the fax office within April. I personally used e-deklaracje (it works also with OsX)

HEALTHCARE

If you are employed under a regular employment contract or a civil law contract ‘Umowa zlecenia’, the employer is obliged to notify the National Insurance Service (ZUS) that they have you in their company.
Then, your employer’s responsibility is to pay a monthly contribution to the Polish National Health Fund (NFZ). From now on, you can visit all the health care providers contracted to the NFZ.

The Employer should give you the document to register at the CePeLek.

For some reason, when I needed a doctor myself I just checked into a LuxMed and got checked for zł 100-150.

SO WHAT?


zł 2000 apartment
zł  100 utilities
zł 60 Wi-fi internet at home
(UPC offers an agreement with a 1-month termination notice)
zł  110 transportation
zł  30 internet on the smartphone
zł 1000 food
——
zł 3240

 
This would be the minimum amount for survival. In other words, earning this amount net would most likely leave no money left on your account at the end of the month.
So on top of this amount it should be added things like savings expectations and personal consideration on the job, in terms of professional requirements, responsibilities and so forth.

SONG OF THE DAY (Polish funky music): Grupa ABC – Przeminelo z wiatrem tyle dnE